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Due popstar di fama internazionale a confronto, a suon di record Katy Perry contro Rihanna. Chi é la migliore?
La scorsa settimana abbiamo parlato delle probabili future reginette del pop, ovvero: Ariana Grande e Meghan Trainor.
Adesso, spostiamo la nostra attenzione su altre due star musicali molto amate e seguite in tutto il mondo: Rihanna e Katy Perry.
Le due pilastri del pop che, nel giro di pochissimi anni, hanno raggiunto un livello di popolarità davvero incredibile. Hanno entrambe un grande potere commerciale. Non a caso, tutti i migliori produttori e songwriters in circolazione fanno a gara per poter collaborare con loro, sicuri del fatto che tutto ciò che le due artiste toccano diventa oro.
Rihanna
Rihanna comincia a lavorare come cantante nel 2005, alla giovanissima età di 17 anni.
Tutto ha inizio un po’ per caso. A 15 anni, mentre frequenta ancora la scuola “Combermere” nei pressi di Bridgetown (Barbados), Rih forma con due compagne di classe una piccola band.
Il talento dei membri di questa band non è niente male, soprattutto quello di Rihanna, tant’è vero che una sera, mentre suonano ad una festa, catturano l’attenzione di un noto produttore, Evan Rogers, in vacanza con la moglie alle Barbados.
Rimasto colpito dalla bellezza e dal timbro di voce particolare di Rihanna, Evan Rogers decide di darle un’occasione per sfondare nel mondo della musica.
A 17 anni, la ragazza si trasferisce così negli Stati Uniti ed inizia a collaborare con Carl Sturken per registrare delle demo.
Alcune di esse vengono inviate alla casa discografica della Def Jam e sono ascoltate da Jay-Z.
Il rapper sembra apprezzare molto il lavoro di Rihanna e decide di incontrarla per sentirla cantare dal vivo.
Organizza, allora, una sorta di competizione assieme ad altre ragazze che ambiscono alla stipula di un contratto discografico. Lasciandosi guidare anche dal parere di Beyoncé, alla fine Jay-Z, dopo aver ascoltato tutte le cantanti, sceglie di puntare proprio sulla giovane barbadina. Ed è così che
Rihanna ottiene un contratto discografico con la Def Jam Records di ben 6 album.
Il suo disco di debutto “Music Of The Sun” esce nell’agosto del 2005, trainato dalla prima smash hit “Pon De Replay”. L’album debutta alla posizione numero 10 della Billboard Hot 200, vendendo nella sua prima settimana 69.000 copie. Ad oggi le vendite complessive a livello globale ammontano a 1,4 milioni di copie. Sfortunatamente, l’unico singolo estratto successivamente ottiene risultati scarsi, il che porta molti a pensare che Rihanna sia solo una meteora passeggera. Ma dovranno presto ricredersi perché già a partire dall’anno seguente le cose iniziano a farsi davvero serie per la futura diva.
Infatti, il nuovo disco “A Girl Like Me” (2006) si rivela un buon successo , vendendo oltre 3 milioni di copie nel mondo. Come se questo non bastasse, i primi due singoli estratti: “S.O.S” e “Unfaithful” si trasformano in delle grandi hits che scalano le classifiche europee ed americane.
L’anno della consacrazione a superstar gobale avviene però nel 2007, con la pubblicazione di quello che ad oggi resta l’album più celebre di Rihanna, con 8,5 milioni di copie: stiamo parlando di “Good Girl Gone Bad”. Arrivato alla vetta in Giappone, Russia, U.K, Irlanda e alla n. 2 negli Stati Uniti ed in Australia, il disco sforna l’intramontabile “Umbrella”, il tormentone dell’estate 2007 che resta alla numero 1 in U.K per ben 10 settimane consecutive.
Il pezzo è così la canzone che resta per più settimane alla vetta inglese dopo “Love Is All Around” dei Wet Wet Wet. “Umbrella” è soltanto il primo di una lunga serie di singoli fortunati di questa era discografica. Ad aggiungersi alla lista ci sono: “Don’t Stop The Music”, “Take A Bow”, “Disturbia”.
Nel 2009 si apre per Rihanna una parentesi leggermente meno fruttuosa: la “Rated R” era. Il disco si caratterizza per sonorità decisamente più cupe e dark rispetto al materiale proposto fino a quel momento e, sebbene rimanga uno dei lavori più apprezzati dalla sua Navy, non ha lo stesso buon riscontro in classifica del suo predecessore.
Tutto torna come prima nel 2010 grazie a “Loud” (6 milioni di copie contro le 3,2 milioni di “Rated R”), disco che regala a Rihanna un Grammy per la canzone “Only Girl (In The World)” ed altre importanti hits, come: “Whats’s My Name?” e “S&M”, in collaborazione con la principessa del pop Britney Spears.
Dopo i lavori di successo “Talk That Talk” (dal quale viene estratta la canzone più venduta nella carriera di Rihanna, “We Found Love” feat. Calvin Harris) e “Unapologetic” (suo primo album n. 1 in territorio statunitense), la superstar si prende tre anni di meritato riposo. Lanciare un disco inedito all’anno per ben sette anni consecutivi con tanto di lunghi tour mondiali è stato sicuramente estenuante per lei. E questo dimostra quanto la giovane sia stata sfruttata dalla sua casa discografica, visto che grazie al suo contributo questa ha incassato milioni e milioni di dollari.
Durante il periodo lontano dai riflettori, Rihanna può lavorare con la giusta calma al suo ottavo disco in studio e dar vita a canzoni sicuramente meno commerciali ma di gran spessore e qualità. E’ così che nasce “ANTi”. Rilasciato a fine gennaio 2016 dopo il lancio di tre singoli promozionali (“FourFiveSeconds”, “Bitch
Il disco ottiene risultati di vendita assai inferiori ai precedenti album di Rihanna, mentre ottiene un buon successo nel settore dello streaming e riesce a donare a Riri il suo ennesimo tormentone, l’orecchiabilissima “Work”. Il brano è rimasto alla vetta della Billboard Hot 100 per moltissime settimane, ed in fin dei conti anche il disco non se l’è cavata male, arrivando a vendere 1 milione di copie nel mondo. Per la prima volta, le copie vendute in USA sono di meno di quelle vendute nel resto del mondo.
Con oltre 100 milioni di singoli venduti solo negli USA e una cifra altrettanto alta nel resto del mondo, 30 milioni di copie dei suoi album, 9 grammys vinti, 2 Brit Awrds e un Icon Award (conferitole agli American Music Awards 2013),
Rihanna è detentrice di diversi record prestigiosi raggiunti nel corso della sua decennale carriera:
- grazie a “Work” è riuscita a passare (sommando tutte le sue altre number 1 hits) 60 settimane in vetta alla Billboard Hot 100, superando i Beatles (59 settimane);
- è la donna più giovane (28 anni) ad avere 14 singoli alla n° 1 e 26 entrati in top 10 della classifica americana;
- è, inoltre, la seconda artista ad aver piazzato nel minor tempo 13 canzoni alla n° 1 della Billboard.
Katy Perry
Katy Perry esplode nel mondo della musica a 24 anni ma la sua avventura comincia ben 11 anni prima, un po’ per caso, proprio come accaduto alla collega Rihanna. All’età di 15 anni Katy canta nella chiesa della sua città e, un giorno, attira l’attenzione di alcuni musicisti country, che decidono di metterla sotto la loro ala protettiva.
Grazie a loro, Katy impara a scrivere canzoni e a suonare la chitarra, ma soprattutto ottiene il suo primo contratto discografico con Red Hill record. Sotto questa etichetta, la giovanissima ragazza registra il suo primo album dalle influenze gospel e rock. Purtroppo, il progetto si rivela un buco nell’acqua e qualche tempo più tardi la Red Hills Record fallisce. Da qui in poi ha inizio un lungo viaggio per Katy Perry, tortuoso e pieno di delusioni, ma che la porterà ad essere la superstar mondiale di oggi.
Quando ha 17 anni, si trasferisce a Los Angeles e lavora assieme a Glen Ballard per l’etichetta della Island records. Il suo secondo album è pronto per uscire nel 2005 ma purtroppo la casa discografica decide all’ultimo di cestinare il progetto e Katy viene licenziata. Le demo registrate con Glen Ballard attirano però l’attenzione della Columbia Records che propone a Katy di collaborare con i The Matrix per il loro album.
Sfortunatamente anche stavolta i lavori vanno in fumo, ma la Perry non si arrende e inizia le registrazioni di un nuovo disco, “Fingerprints”. A lavoro quasi ultimato, La Columbia Records interrompe bruscamente i lavori non credendo nella potenzialità del materiale creato finora e licenzia la cantante.
Sembra proprio che nessuno voglia dare fiducia alla giovane promessa, ma proprio quando ogni speranza sembra persa arriva per Katy Perry l’occasione che aspetta da tutta una vita.
Il presidente della Virgin records, alla ricerca di una popstar, le fa firmare un contratto con la Capitol Music Group e si accorda con La Columbia affinché le canzoni registrate per “Fingerprint” siano conservate.
Così, dopo aver affidato a Katy il producer Dr. Luke per la creazione di due singoli potenti da aggiungere al materiale già pronto, Flom dà il via libera per pubblicare “One Of The Boys”. Il disco si rivela un buon successo in tutto il mondo, vendendo la bellezza di 4 milioni di copie. Questo grazie alle hits planetarie che lo trainano: “I Kissed A Girl”, “Hot’N Cold” e “Wake Up In Vegas”, che raggiungono la vetta di mezzo mondo rendendo il nome di Katy Perry molto celebre nel music biz. Ma questo è solo l’inizio.
Nel 2010 esce il secondo album della cantante, il disco della sua consacrazione a superstar: “Teenage Dream”. Con 6,5 milioni di copie, TD è l’album più venduto della sua carriera e sforna delle grandi hit che scalano le charts internazionali. Stiamo parlando della uptempo fresca ed estiva “California Gurls”, della midtempo pop “Teenage Dream”, dell’indimenticabile “Fireworks” e di “E.T.” (feat. Kanye West).
Dopo l’uscita di “Last Friday Night”, che raggiunge la vetta della Billboard Hot 100 segnando un nuovo record per Katy, la casa discografica decide di pubblicare una riedizione del disco: “Teenage Dream: The Complete Cofection”.
Dal progetto vengono estratti altri due singoli di successo “Part Of Me”, che in una sola settimana vende la bellezza di 411.000 downloads solo negli Usa, e la ballad “Wide Awake”.
Da notare l’ottima qualità dei video rilasciati in questo periodo, tutti con un concept ben preciso dietro e molto ben fatti.
Dopo un periodo di pausa, nel 2013 Miss Perry torna sulle scene con un nuovo progetto: “Prism”.
Un disco di una buona qualità che ha sfornato il singolo up tempo migliore dell’intera carriera della Perry, la meravigliosa “Dark Horse”.
Il lead single “Roar” è la canzone più famosa del repertorio della cantante, con oltre 10 milioni di copie vendute nel mondo, assieme alla urban influenced track “Dark Horse”, che di copie ne ha vendute finora 6 milioni.
Alla pubblicazione del quarto album (3,6 milioni), è seguito un lungo tour promozionale, il “Prismatic World Tour”, che supera i 50 milioni di incassi.
Con oltre 100 milioni di singoli venduti nel mondo, 14,1 milioni di album, anche lei, come Rihanna, non è estranea a record importanti:
- è la prima artista donna ad avere 5 number 1 hits nella Billboard estratte dallo stesso album (record condiviso con Michael Jackson);
- è una delle cantanti rimasta per più tempo nella top 10 della Billboard Hot 100 (69 settimane!);
- è diventata la prima artista femminile a raggiungere 1 miliardo di visualizzazioni su Vevo, grazie al video di “Dark Horse”;
- inoltre è la prima utente di Twitter a superare i 50 milioni di followers.