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Una delle più grandi voci degli ultimi anni, purtroppo dimenticata troppo in fretta. 5 esibizioni live mozzafiato di Leona Lewis
Ci sono tanti motivi per i quali una performance live può essere definita mozzafiato. C’è chi preferisce assistere a show dominati da possenti scenografie, complicate coreografie, giochi pirotecnici e via dicendo, e chi, invece, si “accontenta” di ascoltare la voce di chi sta sul palco.
Io, nulla togliendo alla spettacolarità di certe messe in scena, faccio parte della seconda corrente di pensiero.
Se negli anni ’90 le Dive facevano da padrone, oggi farsi strada con la propria voce è sempre più difficile. Fatta eccezione per Adele, caso più unico che raro, Ariana Grande e poche altre, le grandi voci della nuova generazione fanno davvero fatica ad emergere nelle classifiche che contano.
Più volte abbiamo approfondito questo aspetto del panorama attuale, pertanto non vorrei soffermarmi oltre.
Meglio parlare invece di una delle artiste che meglio rappresenta la categorie delle “grandi voci” della generazione anni 2000, Leona Lewis.
In occasione del suo compleanno (spegne oggi 33 candeline), ecco un piccolo spazio dedicato ad alcune splendide performance che Leona ci ha regalato negli ultimi anni. Senza aggiungere altro, parola alla musica:
1. CAN’T BREATHE – THE LABYRINTH TOUR (2010)
Sono già passati 7 anni dal Labyrinth Tour e, all’epoca, Leona era ancora considerata uno degli astri nascenti del musicbiz, addirittura la “nuova Mariah Carey” secondo molti.
Sull’onda del boom di Spirit, il tour che ha accompagnato il secondo disco, Echo, in giro per Regno Unito e Irlanda, ha riempito le più grandi arene, tra le quali la O2 di Londra (4 date nella Capitale). Nella setlist dei concerti c’era una delle canzoni più belle della sua discografia, nonché una delle più difficili da cantare tra melismi, virtuosismi, falsetto, voce di testa ecc..
La traccia non è mai diventata singolo (e forse moltissimi nemmeno la conoscono), cosa a mio parere inspiegabile e imperdonabile, visto che si tratta di un brano unico nel suo genere. Ad oggi, i live di Can’t Breathe mettono ancora i brividi:
2. HURT – THE ROYAL VARIETY (2011)
Impossibile non prendere in considerazione in questa lista una delle sue performance live di Hurt, brano in cui mette in mostra la sua estensione vocale, il controllo sul vibrato e, specialmente, l’importanza della corretta respirazione.
Se si fa attenzione al video che segue, infatti, si può notare come riesca a tenere 17 secondi di canto con un unico respiro (min. 3.20-3.37) e, solo pochi istanti dopo, altri 16 secondi con un acuto mozzafiato. Notevole, no? Per chi non conoscesse la discografia di Leona, la cover di Hurt fa parte di un EP pubblicato nel dicembre 2011, intitolato proprio Hurt: The EP.
3. I SEE YOU – SO YOU THINK YOU CAN DANCE (2009)
Capolavoro del genio di James Horner, tragicamente scomparso nel 2015, I See You è il tema principale di Avatar. Stile ed intensità lo fanno accostare facilmente alle grandi colonne sonore degli anni ’90 che, a differenza di I See You, sono state premiate con un premio Oscar.
Purtroppo le sorti del singolo di Horner e Leona non sono state altrettanto fortunate e, oltre a non aver guadagnato la statuetta come miglior canzone originale, è stato anche dimenticato in fretta, nonostante sia un pezzo dalle infinite qualità. Non molte cantanti si possono permettere di cantare una canzone con determinate caratteristiche e difficoltà e se (come sappiamo) in studio di registrazione si possono fare magie, bé, dietro ai live non ci si può nascondere. Tenendo conto delle considerazioni fatte in precedenza, riascoltiamoci questa meravigliosa prova:
4. I WILL ALWAYS LOVE YOU – X FACTOR UK (2006)
Il 16 dicembre 2006 Leona Lewis è stata incoronata regina della terza edizione di X-Factor UK, una vittoria meritata e annunciata per come il pubblico britannico ha supportato il suo percorso fin dalla sua prima apparizione alle audizioni.
Una ragazza timida, riservata ma con una voce che ti fa venire voglia di chiudere gli occhi e dimenticare tutto. Tra le sue più belle esibizioni live all’interno del talent c’è senza dubbio quella di I Will Always Love You, proposta nella settima puntata e poi, visto il gradimento, riproposta nella finalissima.
Whitney è Whitney e non ci piove, ma di una cover così ben realizzata di questo singolo capolavoro sinceramente io non ho ricordo. “Bella quanto l’originale”, azzarda Louis Walsh dopo l’esibizione; “Una delle migliori performance del brano che abbia mai sentito, penso sia stata incredibile”, aggiunge Simon Cowell. Viste le recenti polemiche nate dopo il tributo a Whitney Houston realizzato da Christina Aguilera, secondo voi qualcuno avrebbe avuto il coraggio di bocciare anche questa versione?
5. BLEEDING LOVE – X FACTOR UK (2007)
Te ne vai da X-Factor da vincitrice ma con mille dubbi sul futuro, torni un anno dopo da regina delle chart, lodata da tutti e con un singolo che di lì a poco sarebbe arrivato alla #1 in decine e decine di Paesi.
Questa è la favola vissuta da Leona che, a 12 mesi dalla sua vittoria, ha rimesso piedi sul palco che l’ha consacrata per presentare la sua hit, Bleeding Love. Il successo stratosferico raccolto dalla canzone non rientrava nemmeno nelle più rosee aspettative della diretta interessata, che per prima è riuscita a “internazionalizzare” un talento (il suo) targato X-Factor. Nel corso degli anni ha eseguito live Bleeding Love centinaia e centinaia di volte ma la perfezione di questa sua prima volta da non concorrente lì dove tutto è cominciato, sia dal punto di vista canoro, sia da quello simbolico, mi ha fatto optare per questa performance:
Queste sono solo cinque delle numerose esibizioni da 10 e lode che la cantante ha offerto al pubblico nel corso della sua carriera, non ci resta che sperare che torni al più presto con della nuova musica, così da poter tornare ad ascoltare la sua voce live.